Nel 2013 il governo del Burundi ha esteso l’istruzione primaria a nove anni, una riforma volta a migliorare la cultura generale e garantire un accesso più ampio all’istruzione. Tuttavia, undici anni dopo, i costi elevati e risultati non sempre all’altezza delle aspettative sollevano domande sulla sua efficacia. Nonostante un aumento del tasso di successo degli studenti, il punteggio minimo richiesto è stato abbassato, evidenziando problemi strutturali del sistema. Inoltre, il tasso di abbandono scolastico rimane preoccupante, con molti studenti che, non superando gli esami, si ritrovano in situazioni lavorative precarie.
#Burundi : En 2013, le gouvernement burundais a allongé l'enseignement primaire à neuf ans pour améliorer la culture générale. Onze ans plus tard, son coût élevé et ses résultats décevants suscitent des craintes. https://t.co/lU0E920rpY pic.twitter.com/CYod2tDw7D
— DW Afrique (@dw_francais) September 26, 2024
Nel corso degli anni, il Burundi ha anche fatto passi avanti nell’istruzione femminile, grazie all’introduzione dell’istruzione primaria gratuita nel 2005. Questo ha permesso a un numero crescente di ragazze di accedere alla scuola, raggiungendo la parità di genere nell’istruzione primaria già nel 2011. Oggi, le ragazze burundesi superano i loro coetanei maschi per numero di iscrizioni e risultati accademici, nonostante le difficoltà, come l’alto tasso di ripetenza scolastica e le problematiche legate all’igiene mestruale nelle scuole. Solo il 41% delle scuole ha accesso a una fonte d’acqua, e le carenze nei servizi igienico-sanitari incidono fortemente sulla frequenza scolastica delle ragazze.
Le #Burundi montre la voie en matière d'égalité des genres dans l'éducation. Plus de filles que de garçons sont inscrites à l'école primaire et secondaire, un signe de progrès et d'opportunités pour les jeunes Burundaises. https://t.co/hM9Qc8PYoh..
— Banque mondiale AFR (@BM_Afrique) August 30, 2024
Sebbene la riforma educativa del 2013 abbia aperto nuove prospettive, rimangono enormi sfide da affrontare: stipendi bassi per gli insegnanti, classi sovraffollate, mancanza di risorse didattiche e un numero ridotto di insegnanti donne. L’impegno del governo, con il supporto di programmi internazionali come il Global Partnership for Education e il progetto di sviluppo del capitale umano, è cruciale per continuare a migliorare l’accesso all’istruzione e garantire una formazione di qualità, soprattutto per le ragazze. Solo investendo nelle infrastrutture scolastiche, migliorando le condizioni igienico-sanitarie e fornendo prodotti per l’igiene mestruale, il Burundi potrà ridurre le disparità di genere e offrire opportunità reali a tutti i suoi studenti.