Il Burkina Faso è stato teatro di un brutale attacco terroristico nel villaggio di Barsalogho, situato nella regione del Centro-Nord, sabato 24 agosto. Questo evento, descritto come uno dei più gravi degli ultimi anni, ha provocato un numero estremamente elevato di vittime, con stime che variano tra le 100 e le 200 persone uccise. Tra i morti si contano civili, soldati e volontari per la difesa della Patria (VDP), impegnati in un’operazione di scavo di trincee per proteggere il villaggio da futuri attacchi terroristici.
L’attacco ha avuto luogo mentre la popolazione, su richiesta delle autorità militari locali, era impegnata a scavare trincee per rallentare l’avanzata di gruppi armati nella regione, notoriamente infestata da terroristi legati ad Al-Qaeda. Gli abitanti del villaggio, in gran parte giovani civili, stavano lavorando sotto la sorveglianza dell’esercito quando oltre cento uomini armati hanno improvvisamente aperto il fuoco, causando una strage. Molti sono stati uccisi proprio all’interno delle trincee che stavano scavando, come testimoniato da un video diffuso sui social media che mostra decine di corpi ammassati nei fossati.
L’attacco, durato diverse ore, ha gettato la comunità nel caos e nel terrore. Fonti locali riferiscono che ogni famiglia del villaggio ha subito perdite, con numerosi leader comunitari tra le vittime. Oltre alla strage, gli aggressori hanno anche sottratto armi e un’ambulanza militare, complicando ulteriormente la situazione.
#Burkina Faso : Une attaque contre des civils et des soldats a eu lieu à #Barsalogho.Entre 100 et 200 personnes ont été tuées, selon des sources sécuritaires. pic.twitter.com/SSm6vo3o9a
— Le journal Afrique TV5MONDE (@JTAtv5monde) August 25, 2024
La risposta all’emergenza è stata immediata ma difficile da gestire. Oltre 300 feriti sono stati evacuati nei centri sanitari della regione, in particolare all’ospedale regionale di Kaya, situato a circa 45 chilometri dal luogo dell’attentato. A causa del massiccio afflusso di pazienti, il personale sanitario di Kaya è stato richiamato in servizio d’urgenza per fronteggiare la crisi. Il direttore dell’ospedale ha lanciato un appello a tutto il personale medico, invitando anche la popolazione a donare sangue per sostenere le cure dei feriti. Alcuni dei pazienti in condizioni più gravi sono stati trasferiti nella capitale, Ouagadougou.
Nonostante la gravità dell’attacco, il governo burkinabè ha fornito poche informazioni ufficiali sui dettagli e sul bilancio delle vittime. Domenica 25 agosto, una delegazione governativa, composta dai ministri della Difesa, delle Comunicazioni e della Sanità, si è recata a Kaya per visitare i feriti e mostrare solidarietà. Durante la visita, il portavoce del governo ha condannato l’attacco, definendolo “vile e barbaro” e promettendo una risposta decisa per evitare il ripetersi di tali tragedie.
Questo attacco rappresenta un grave colpo per il Burkina Faso, un Paese che dal 2015 è costantemente sotto la minaccia di gruppi jihadisti. Gli attacchi terroristici hanno già provocato oltre 20.000 morti e hanno costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case. Il presidente burkinabè, il capitano Ibrahim Traoré, salito al potere con un colpo di stato nel 2022, aveva promesso di fare della lotta contro il terrorismo una priorità assoluta, ma la realtà sul campo dimostra quanto sia difficile arginare la violenza jihadista che continua a devastare il Paese.
L’attacco di Barsalogho non solo ha causato una catastrofe umanitaria, con centinaia di morti e feriti, ma ha anche evidenziato la persistente vulnerabilità del Burkina Faso di fronte alla minaccia terroristica. La situazione rimane estremamente tesa, con una popolazione locale traumatizzata e un governo che fatica a garantire la sicurezza in tutto il territorio.