Secondo fonti internazionali (BBC e VoA), circa 100 mercenari russi della Brigata Orso sono stati recentemente trasferiti dal Burkina Faso per partecipare alla difesa della città russa di Kursk contro le forze ucraine. Questi mercenari, parte di un contingente di 300 uomini, erano arrivati in Burkina Faso a maggio per sostenere la giunta militare del paese, guidata dal presidente ad interim Ibrahim Traoré, in risposta alla crescente minaccia jihadista. La loro missione in Burkina Faso comprendeva la protezione dei principali esponenti del governo, tra cui lo stesso Traoré.
Il comandante della Brigata Orso, Viktor Yermolaev, ha confermato il ritiro di parte delle sue truppe, motivato dalla necessità di difendere la madrepatria russa, in particolare la regione di Kursk, oggetto di una recente offensiva ucraina. Questa decisione è stata vista come un atto di patriottismo, secondo Yermolaev, che ha sottolineato come la difesa della Russia sia l’onore più grande per un combattente russo.
La brigata è legata al gruppo Wagner, un’organizzazione paramilitare russa attiva in diversi paesi africani e che, dopo la sua riorganizzazione, opera sotto il nome di Africa Corps. Wagner ha avuto un ruolo significativo nel sostegno ai governi locali contro i gruppi jihadisti, ma il ritiro di una parte delle forze della Brigata Orso potrebbe indebolire la posizione del governo burkinabé. Questo ritiro arriva in un momento critico, poiché il Burkina Faso è attualmente coinvolto in una grave crisi di sicurezza, con attacchi jihadisti che hanno causato la morte di centinaia di persone e lo sfollamento di milioni di abitanti, come pochi giorni fa nel villaggio di Barsalogho, nel nord:
Burkina Faso, strage a Barsalogho: oltre 200 morti in un attacco terroristico
L’assenza di questi mercenari potrebbe favorire un’intensificazione degli attacchi jihadisti, soprattutto nelle aree già vulnerabili. Nonostante ciò, parte delle forze della Brigata Orso rimarranno in Burkina Faso per continuare a svolgere le loro missioni di protezione e difesa, mantenendo basi, equipaggiamenti e munizioni nel paese.
Per il momento, le relazioni tra il Burkina Faso e la Russia restano strette, infatti la giunta militare burkinabé ha stretto legami con Mosca, abbandonando le tradizionali alleanze con l’Occidente, in particolare con la Francia. Questa scelta riflette un cambiamento nelle dinamiche geopolitiche della regione, dove diversi paesi del Sahel, inclusi Mali e Niger, stanno rafforzando le loro relazioni con la Russia, anche attraverso l’acquisto di armi e l’utilizzo di mercenari russi per contrastare la minaccia jihadista.