Nel mese di settembre 2024, la Terza Legione della Gendarmeria del Burkina Faso ha condotto un’importante operazione contro una rete criminale dedita al traffico di armi, esplosivi e stupefacenti. L’operazione, svolta nella località di Saaba e nella periferia di Ouagadougou, ha portato all’arresto di dieci individui sospettati di far parte di un’organizzazione ben strutturata e coinvolta nella produzione, stoccaggio e distribuzione di esplosivi.
Le indagini, avviate dalla sezione investigativa della Gendarmeria, hanno svelato la presenza di un complesso sistema di criminalità organizzata che operava in più ambiti illegali, compreso il traffico di esplosivi e armi, oltre alla gestione di attività connesse al narcotraffico. Tra i materiali sequestrati durante l’operazione figurano una pistola automatica di marca CANNIK, due caricatori con 20 proiettili di calibro 9,19 mm, munizioni di calibro 7,65 mm, una quantità significativa di cariche esplosive, detonatori e altro materiale utile per la fabbricazione di ordigni.
Oltre agli esplosivi e alle armi, le autorità hanno confiscato sostanze stupefacenti, tra cui 150 grammi di cannabis, e materiale potenzialmente pericoloso, come un sacchetto contenente cianuro e bottiglie di acido solforico. Sono stati inoltre trovati dispositivi rubati, come motociclette, batterie e scatole di prodotti pneumatici, e persino banconote contraffatte da 100 dollari americani.
Il valore complessivo degli esplosivi sequestrati è stato stimato in circa 4.000.000 di FCFA (Franchi CFA dell’Africa Occidentale), una cifra significativa che evidenzia la portata delle attività criminali del gruppo. I membri della banda, tutti di giovane età, compresa tra i 19 e i 31 anni, sono stati accusati di reati gravi come associazione a delinquere, criminalità organizzata e detenzione illegale di armi ed esplosivi.
La Gendarmeria ha sottolineato l’importanza dell’operazione, considerata un successo nella lotta contro il traffico illegale di armi e la prevenzione di possibili attacchi o crimini violenti. I sospetti saranno portati davanti al procuratore Faso presso l’Alta Corte di Ouagadougou per rispondere delle accuse mosse contro di loro.