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Africa, 500 contagi in 30 paesi. In Sudafrica e Sudan stato di emergenza

Il Coronavirus, come temevano, si sta espandendo in modo esponenziale in Africa. I casi sono in aumento, sono quasi 500 i positivi al virus (anche se un terzo è in attesa del secondo test) e 14 le vittime. il continente si prepara come può ad affrontare l’emergenza. Il Sudan e il Sudafrica i primi paesi, sui 28 coinvolti nell’epidemia, a dichiarare lo stato di emergenza.
In Sudafrica, il secondo paese più colpito dopo l’Egitto, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha annunciato che sono state da subito adottate una serie di misure per contenere il focolaio di Covid-19 che finora ha infettato 80 persone.
Il capo di stato sudafricano era stato tra i primi a rispondere con urgenza alla richiesta di rimpatrio dei concittadini residenti a Wuhan, la città cinese dove si è sviluppato il primo focolaio di coronavirus. Il presidente Cyril Ramaphosa ha presenziato all’aeroporto di Pretoria alla partenza del volo per Wuhan che ha riportato a casa 122 persone, parte di un
gruppo originario di 180 sudafricani che avevano espresso la volontà di rientrare.
Oltre all’impatto sulla salute, Ramaphosa ha sottolineato che l’economia non sarà risparmiata dal momento che diminuiranno le esportazioni nei mercati chiave, tra cui la Cina, e il settore turistico ad alta intensità di lavoro ne risentirà.
Il Consiglio dei ministri sta quindi completando un pacchetto di interventi per mitigare l’impatto previsto del virus sull’economia.
Da sabato tutti i collegamenti aerei sono stati sospesi.
In generale, i singoli paesi africani hanno provveduto alla sospensione di quasi tutti i voli diretti e provenienti dalle destinazioni a rischio. Il primo ad adottare questa misura lo scorso 28 febbraio il Kenya dopo che l’Alta corte di Nairobi aveva ordinato la sospensione di tutti i
voli da e per la Cina per poi estendere nei giorni successivi la misura a tutti i voli della compagnia Kenya Airways provenienti da destinazioni del nord Italia, in particolare
Verona, Milano, Roma e Ginevra, aggiungendo così un altro tassello alla lunga lista di compagnie aeree africane che nelle ultime due settimane hanno sospeso i collegamenti aerei da e per la Cina: South African Airways, Royal Air Maroc, Air Tanzania, Air Mauritius, EgyptAir, RwandAir sono ferme con perdite per mancati introiti, stimate dal vicepresidente dell’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata) Raphael Kuuchi, in 400 milioni di dollari.
Un duro colpo per le compagnie aeree africane, che già lo scorso anno avevano registrato perdite per 100 milioni di dollari.

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