vai al contenuto principale

Tempi duri per Al Shabab. Il governo reagisce

Dal 21 marzo scorso gli Al Shabab hanno portato sette attacchi terroristici nella capitale somala uccidendo 49 persone e ferendone centinaia. Adesso Mogadiscio ha detto basta ed è passata all’offensiva.

Nelle scorse settimane si è proceduto ad un piccolo ma significativo rimpasto nelle gerarchie dell’esercito. Il Ministro della difesa Hassan Ali Mohamed ha nominato il generale Abdi Hassan Mohamed quale nuovo vice comandante dell’Esercito Nazionale Somalo (SNA). Inoltre il comandante Odawaa Rage assumerà il vertice della fanteria mentre Abdirashid Abdullahi Shire è stato nominato suo vice. Con questo nuovo assetto, il governo intende lanciare un’offensiva contro le milizie terroristiche nel sud della Somalia.

Per vero, già il 6 aprile 2017 il Presidente Formajo aveva tenuto una conferenza stampa per lanciare una campagna di aggressione contro gli islamisti e qualche risultato era stato conseguito tanto che l’economia della capitale somala aveva ripreso a muoversi anche grazie al rientro di molti che ne erano fuggiti durante gli anni più cruenti della guerra civile, ma gli Al Shabab hanno ora rialzato la testa sottoponendo Mogadiscio ad una serie pressoché ininterrotta di attacchi negli ultimi giorni.

Gli effetti degli annunci del Governo somalo non si sono fatti attendere e proprio oggi si ha notizia di una battaglia scoppiata tra le forze dell’esercito somalo, sostenuto dalle truppe della missione di pace dell’Unione Africana AMISOM, e gli Al Shabab nei sobborghi della città di Qoryoley, nella Regione del Basso Shabelle, la città al centro dell’omonima fertilissima regione che venne riconquistata dai governativi il 22 marzo 2014.

La battaglia è scoppiata dopo l’attacco ad un posto di blocco ed ha impegnato sia armi pesanti che leggere da entrambe le parti. I combattimenti sono durati diverse ore, come hanno riferito i residenti. Ci sono state anche diverse vittime ma il loro numero non è stato ancora precisato.

Intanto anche nella capitale somala si dà una sterzata per arginare la violenza quotidiana.

Per la prima volta da un decennio sempre ieri, ma in serata, il Sindaco di Mogadiscio, l’Ing. Abdirahman Omar Osman – che è anche Governatore della regione di Banadir – ha dichiarato lo stato di emergenza nella città con lo scopo di migliorare il livello di sicurezza e combattere la paura.

La volta che era stata adottata questa drastica misura risale al 22 giugno del 2009 quando il Presidente Sharif Ahmed dovette adottarla per fronteggiare, anche allora, un’eccezionale recrudescenza del terrorismo.

Nel corso della conferenza stampa svoltasi nel suo ufficio e dedicata all’annuncio alla popolazione del coprifuoco, il Sindaco Ing. Abdirahman Omar Osman ha detto che verranno messi a disposizione dei residenti autobus e ambulanze per i casi di emergenza, ma che vi saranno ricerche dei terroristi casa per casa e automobile per automobile. Il Sindaco non ha rivelato i dettagli dell’operazione ma ha chiesto alla popolazione di accettare le drastiche misure con sopportazione e fiducia che otterranno i risultati sperati.

Torna su