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Mauritius, elezioni dopo le dimissioni del premier Jugnauth

Da ieri i cittadini delle isole Mauritius sono chiamati alle urne per eleggere i 70 membri della nuova Assemblea che dovranno poi eleggere il nuovo primo ministro. Il voto si svolge dopo che il mese scorso il premier Pravind Jugnauth, subentrato a suo padre Anerood g nel 2017 dopo le dimissioni, ha chiesto alla presidente ad interim Barlen Vyapoory di sciogliere l’Assemblea nazionale. A sfidare Jugnauth, che correra’ per un secondo mandato, saranno il Movimento socialista militante (Msm) guidato dall’ex premier Navinchandra Ramgoolam e il Movimento militante mauriziano (Mmm).

Le votazioni parlamentari si sono rese necessarie dopo che Jugnauth era finito in un vortice di polemiche, accusato dai suoi detrattori di nepotismo e di aver preso il potere senza un mandato popolare ha lasciato per affrontare il voto.

Il messaggio chiave della campagna elettorale del Movimento socialista militante (Msm), partito al governo, è stato una più equa distribuzione della ricchezza. I risultati sono attesi nel fine settimana

Le Mauritius, democrazia stabile con una popolazione di circa 1,3 milioni, ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1968. La sua economia si basa soprattutto sul turismo, i servizi finanziari, lo zucchero e le esportazioni tessili.

 

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