vai al contenuto principale

Guinea, tensione e repressione nella giornata del voto. Uccisi oltre 30 manifestanti

Dopo mesi di campagna elettorale segnati dalla repressione (ne avevamo parlato qui: http://www.focusonafrica.info/guinea-al-voto-tra-pochi-mesi-in-un-clima-di-forte-repressione-dei-diritti/), durante i quali secondo la France Presse sono stati uccisi almeno 31 manifestanti, ancora più dure sono state le settimane che hanno preceduto il voto di domenica 22 marzo per il rinnovo del parlamento della Guinea e sul referendum di modifica costituzionale, che tra l’altro consentirebbe al presidente in carica di presentarsi per un terzo mandato.

A partire dalla seconda metà di febbraio, decine e decine di persone sono state arrestate nel quartieri della capitale Conakry ritenuti baluardi dell’opposizione e del movimento che contesta lo svolgimento del referendum. Almeno 40 giovani attivisti sono scomparsi nel nulla dopo essere stati portati in un centro di detenzione delle forze armate. Altri arresti sono stati eseguiti nelle province di Nzérékoré e Kindia.

Come se non bastasse, la sera del 20 marzo c’è stato il completo blocco dei social media per “lavori sulla Rete” guarda caso programmati proprio in occasione delle elezioni.

All’apertura dei seggi già si segnalavano scontri in vari quartieri di Conakry tra manifestanti e forze di sicurezza, col consueto enorme uso di gas lacrimogeni.

Il timore è che, quando verranno resi noti i risultati delle elezioni e soprattutto del referendum, le cose andranno ancora peggio

Torna su